venerdì 13 novembre 2009

Haight Ashbury


La gente ha una fervida immaginazione e passando di bocca in bocca i fatti diventano leggende, fino a far diventare credibile l'incredibile. So cosa si dice di me: mi chiamano il Silver Surfer e qualcuno è convinto che io venga da un altro pianeta. Beh, quando passeggio lungo le strade di San Francisco anche a me, di tanto in tanto, viene ormai da pensare di venire da un altro pianeta. Non dal mondo di oggi, almeno. Vengo da una Terra di tanti anni fa dove ci sembrava di essere supereroi e che stessimo per cambiare il mondo. Vengo da Haight-Ashbury, San Francisco, in quegli anni in cui in business non aveva nulla a che fare non solo con la nostra musica ma nemmeno con la nostra vita. Nessuno pensava che i banchieri potessero ridurre Frisco a quella che è oggi - anche se a dire il vero già allora ad ogni Natale la TV trasmetteva It’s A Wonderful Life
C’era eccitazione in quei giorni. All’incrocio fra Fillmore Street e la Geary c’era il Fillmore Auditorium di Bill Graham, ed era roba da tutti i giorni che suonassero Grateful Dead, Quicksilver Messenger Service, Big Brother, Jefferson Airplane…
Io non facevo parte del giro dei gruppi, non sono mai stato capace di imparare a suonare una chitarra; ma avevo grandi amici comunque e la vita era Wonderful davvero.
Ricordo i più forti in città, quei fantastici quattro… non facevano nulla in particolare ma la loro porta era sempre aperta a chi bussava, e persino a chi volesse fermarsi a mangiare, a dormire, a vivere in casa. Erano una specie di grande famiglia, una moglie (anche se qualcuno la chiamava la donna invisibile) e tre mariti: filosofia hippie.
Non ricordo quando cominciarono a chiamarmi il surfer d’argento, deve essere per qualche cosa che combinai sulle spiagge giù a Monterey o a Santa Barbara, ma non ricordo: raramente eravamo sobri, e all’epoca giravano un sacco di allucinogeni, non se ne coglieva il pericolo e pensavamo invece che ci aiutassero a vedere oltre. Outside e inside…
Uno che l’aveva presa pesante con l’acido era DareDevil, ma si può capirlo. Era cieco come una talpa e solo con l’LSD vedeva il mondo a colori. E poi c’era questo tipo, Dr. Strange, non ne era mai a corto ed il denaro non sembrava essere un problema.
C’erano anche brutti ceffi, magari sotto sotto non cattivi ma che erano entrati troppo nel ruolo. Per esempio, Hulk, un gigante in giacca di pelle con stampato Hell’s Angels sulla schiena; in giro sul suo chopper pensava dovesse mostrarsi cattivo per forza, almeno fino ad Altamont… Se uno come Hulk si imbatteva in quello svedese, quello biondo con gli occhi azzurri, Thor, erano risse. Motociclisti… Non so se Thor si facesse, non ricordo di averlo mai visto attorno alle droghe, ma certo era ben fuori di suo. Comunque quando Hulk incontrò la sua metà (She Hulk la chiamammo) dovette vendere la Harley e non ebbe mai più il permesso di comperarne una.
Parlandone mi vengono alla mente tutti gli altri. L’uomo ragno, sempre senza un cent, non c’era modo di liberartene. Qualcuno gli inventò il soprannome perché quando lo incontravi eri come una mosca che cadeva nella tela.
Wonder Woman, chi non le è riconoscente? La donna più generosa del mondo, te ne faceva vedere di meraviglie. Credo sia stata lei a fare da nave scuola alla metà di noi, e non te ne faceva un problema se eri al verde. Il problema era non innamorarsene.
E quell’altro, il piedi piatti, sempre pronto a rompere i coglioni, Dr. Destino lo chiamavamo, perché era destino trovarselo di traverso quando meno ne avevi bisogno. Chissa che fine ha fatto e se ora è solo un innocuo pensionato con il problema di tirar sera.

Tutti quanto ci siamo persi di vista. Io non mi sono sposato. Ascolto ancora la musica di quei giorni, ogni tanto vado ad un concerto, i ragazzi non sanno che io sono il surfer e io non so chi sono loro. Ma a volte, quando vado a dormire, solo nel mio letto, mi manca Wonder Woman.

3 commenti:

Hulk ha detto...

"deve essere per qualche cosa che combinai sulle spiagge giù a Monterey..."

ma cosa racconti? Eri SIlver Surfer perché sei stato il primo ad ingrigirti i capelli!

Paolo Vites ha detto...

bello

ste ha detto...

milioni di anni luce fa eravamo tutti così....